Per ora sembra esclusa invece una estensione dei raid russi contro l'Isis in Iraq, anche se per il premier Haidar al Abadi sostiene che "sarebbe benvenuta" una eventuale proposta di Mosca: il Cremlino non sembra intenzionato ad aprire un secondo fronte, dopo aver deciso di combattere oltre le frontiere dell'ex Urss per la prima volta dopo la disastrosa campagna afghana degli anni Ottanta.